ANTROPOLOGIA
FRANZ BOAS
Franz Boas si fece promotore di un rinnovamento dell'antropologia americana attraverso la critica dell'evoluzionismo culturale secondo cui bisognava studiare ogni cultura nella sua specificità. Boas è infatti conosciuto per quella prospettiva chiamata particolarismo storico. Boas aveva compiuto lunghe e importanti ricerche alla fine dell'ottocento tra gli Inuit e poi tra le popolazioni della costa nord occidentale degli Stati Uniti tra cui i Kwakiutl famosi per i loro totem scolpiti in grandi tronchi e dipinti con le immagini animali dei loro antenati mitici.
MARGARET MEAD
Margaret Mead si concentrò invece sui popoli del Pacifico: Samoani, Arapesh, Manus. Mead cercò di mostrare, studiando l'educazione sessuale dei giovani samoani, che il modello tipico della loro cultura era tale da non fare dell'adolescenza un'età difficile e problematica né per i ragazzi né per i loro genitori. Ella infatti sosteneva che i problemi adolescenziali non erano dovuti alla crescita fisiologica ma che derivavano da un'educazione sbagliata perché fatta di pregiudizi, oltre che dalla imposizione di comportamenti e modelli sociali inadeguati.
Franz Boas si fece promotore di un rinnovamento dell'antropologia americana attraverso la critica dell'evoluzionismo culturale secondo cui bisognava studiare ogni cultura nella sua specificità. Boas è infatti conosciuto per quella prospettiva chiamata particolarismo storico. Boas aveva compiuto lunghe e importanti ricerche alla fine dell'ottocento tra gli Inuit e poi tra le popolazioni della costa nord occidentale degli Stati Uniti tra cui i Kwakiutl famosi per i loro totem scolpiti in grandi tronchi e dipinti con le immagini animali dei loro antenati mitici.
Boas evitò
sempre di dare una definizione del concetto di cultura, ma si batté a lungo per
far capire che i fenomeni culturali hanno poco o nulla a che vedere con quelli
biologici.
RUTH BENEDICT
Ruth
Benedict presentò un
modo nuovo di guardare alla cultura escludendo dalla definizione di essa le
arti, le tecniche, l'economia di una società e vi fece rientrare soltanto il
modo di esprimere il pensiero, sia attraverso le parole sia attraverso il
comportamento, che per Benedict costituivano un tutto integrato. Per Benedict
ogni cultura era diversa da un'altra proprio perché le idee e i comportamenti,
integrandosi l'uno con l'altro,
producevano una realtà culturale specifica, assolutamente particolare. Ogni
cultura era un modello a sé stante, nel senso che il modo in cui le idee, i
valori e i comportamenti si combinavano tra loro producevano una configurazione
particolare (la teoria del configurazionismo).
MARGARET MEAD
Margaret Mead si concentrò invece sui popoli del Pacifico: Samoani, Arapesh, Manus. Mead cercò di mostrare, studiando l'educazione sessuale dei giovani samoani, che il modello tipico della loro cultura era tale da non fare dell'adolescenza un'età difficile e problematica né per i ragazzi né per i loro genitori. Ella infatti sosteneva che i problemi adolescenziali non erano dovuti alla crescita fisiologica ma che derivavano da un'educazione sbagliata perché fatta di pregiudizi, oltre che dalla imposizione di comportamenti e modelli sociali inadeguati.
BRONISLAW MALINOWSKI
Malinowski studiava antropologia a Londra
quando si recò in Australia per un
convegno. Era il 1914 e nonostante lo scoppio della prima guerra mondiale egli
ottenne il permesso di muoversi tra l'Australia e la nuova Guinea per diversi
anni durante i quali studiò la vita degli abitanti delle isole Trobriand, non
lontane dalla nuova Guinea. Malinowski adottò un nuovo
metodo di ricerca. Cercò di trascorrere più tempo possibile con i
locali, seguendo le loro attività di coltivazione e di pesca, i loro riti
magici, studiando i loro sogni, il comportamento sessuale e le spedizioni via
mare. Malinowski tentò di afferrare come diceva lui stesso il punto di vista
dell'indigeno il suo rapporto con la vita, di rendersi conto della sua visione
del suo mondo. Per fare questo c'era solo un modo: stabilire una relazione di
confidenza di fiducia e di intimità con i Trobriand
Lo studio
intensivo dei problemi Trobriand ebbe un riflesso importante sulla teoria della
cultura. Malinowski cominciò a pensare, anche sotto la spinta della tradizione
precedente, in termini di società integrate
funzionalmente. Le istituzioni politiche, il diritto, i miti, i riti e
l'economia non erano aspetti a sé stanti, ma tutte cose che insieme
contribuivano al funzionamento della società
Lo studioso
definisce la cultura come il tutto integrale consistente degli strumenti e dei
beni di consumo, delle idee e delle arti, delle credenze e dei costumi. A
differenza di Tylor Malinowski non usa il concetto di cultura come insieme
complesso, egli definisce la cultura come un tutto
integrale. Si tratta di un'idea della cultura come apparato strumentale in quanto questa consiste per Malinowski
una serie di risposte alle necessità imposte dall'adattamento all'ambiente.
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