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Visualizzazione dei post da aprile, 2019

PSICOLOGIA

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  DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO: LE DIVERSE TIPOLOGIE DI DISTURBO Accanto ai disturbi della comunicazione abbiamo la categoria psicologia dei disturbi dell'apprendimento o Disturbi Specifici dell'Apprendimento, he comprendo difficoltà nella lettura, nella scrittura e nel calcolo. Secondo numerosi studi questi disturbi manifestano in un quadro generale di adeguate capacità cognitive, uditive e visive, hanno cause neurobiologiche che consistono in disfunzioni di alcune aree cerebrali. la dislessia o discografia: si tratta, rispettivamente, di problemi legati alle capacità di lettura. la discalculia, ovvero l'incapacità di fare calcoli, che produce sintomi anologhi alla dislessia. LA DIFFICOLTA' DI SCRITTURA Le difficoltà che un bambino incontra nella scrittura vengono distinti in agrafia e disgrafia. Le varie manifestazioni di agrafie sono state  suddivise in due grandi gruppi: agrafie centrali e periferiche.   LE A

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IL DISTURBO DISFUNZIONALE DEL LINGUAGGIO Tra i disturbi diagnostici con maggiore frequenza nel corso dell'infanzia troviamo due grandi categorie: i disturbi della comunicazione e quelli dell'apprendimento. Questi disturbi possono essere definiti definitivi quando sono riconducibili a lesioni celebrali, che possono essere dovuti a danni vascolari, tum ori o infezioni, esso viene definito funzionale. LE DIVERSE TIPOLOGIE DI DISTURBO disturbi centrali, raggruppati sotto il titolo di afasia: tali disturbi manifestano sintomi differenti secondo l'area celebrale compromessa; per esempio se il danno è circoscritto all'emisfero sinistro, deputata al linguaggio, il bambino afasico avrà difficoltà nel combinare le unità linguistiche in sequenze coerenti. disturbi di produzione o emissione: si tratta di patologie che si manifestano attraverso balbuzie, peggiorate molte volte da un fattore emotivo. Accanto alle balbuzie, deve essere ri

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ESSERE AUTISTICI OGGI Oggi, a differenza di qualche anno fa, i soggetti autistici riescono a vivere una vita dignitosa, vivendo con i loro genitori, oppure in maniera semi-indipendente in delle case famiglia, o ancora in maniera totalmente indipendente. E' bene, infatti, dire che alcune persone con autismo riescono a frequentare l'università, e nel lavoro possono diventare estremamente affidabili e coscienziosi. Anche la psicofarmaceutica ha conosciuto un grande sviluppo, e oggi sono disponibili dei farmaci, che hanno un ridotto carico di effetti collaterali e contribuiscono a stemperare una buona parte dei sintomi.   I COMPORTAMENTI DEL BAMBINO AUTISTICO Fin dalla nascita è facile riscontrare nei bambini autistici comportamenti diversi e anormali. Principalmente, questi neonati mostrano una totale indifferenza verso l mondo esterno e, quindi, non stabiliscono rapporti con gli altri. Durante i primi tre mesi di vita, poi, i bamb

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IL BAMBINO ANSIOSO E LE SUE FOBIE Anche i bambini si ritrovano spesso a dover affrontare l'angoscia. Per esempio l'ansia è da considerare come un'espressione di autopreoccupazione, caratterizzata da dubbi nei confronti di se stessi. La suola, per esempio, diventa spesso per i bambini il luogo in cui l'ansia matura: si verificano distrazione e cattiva condotta, causati dalla paura di confrontarsi con l'esterno. In questo caso l'interventi dell'insegnante sono inutili, perché vanno a peggiorare l'ansia del bambino. Occorre capire cosa sta succedendo a monte, in famiglia. E' importante riconoscere la differenza tra normalità e patologia: mentre avere un attimo di sconforto è normale, al contrario questo sentimento di disagio può essere sintomo di qualcosa di più grave. Il più delle volte la reazione a questa angoscia è di tipo difensivo, cioè di evitamento della situazione angosciante, che può causare una inibidazione nel compor

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ALTERAZIONI DELLO SVILUPPO Si possono verificare alterazioni dovute ad anomalie patologie di diverso tipo, esse possono essere determinate sia da fattori biologici che da fattori psicologici e ambientali. Si parla di ritardo mentale quando ci si trova di fronte a un deficit cognitivo che comporta ad uno a uno sviluppo cognitivo atipico. I sintomi associati ai fattori biologici sono evidenti spesso già nei primi mesi di vita, quelli indotti ad a una continua influenza negativa dell’ambiente emergono nel tempo. Sono quattro le possibili cause delle alterazioni: l’ereditarietà alterazioni precoci dello sviluppo embrionale, problemi durante la gravidanza nel periodo perinatale e condizioni mediche generali durante l’infanzia e la fanciullezza.  Si parla di ereditarietà quando alcune malattie metaboliche possono dare origine a danni celebrale molto gravi se non sono curata in tempo possono danneggiare in modo serio il sistema nervoso. Si parla di alterazioni precoci

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ERIKSON e LE FASI PSICOSOCIALI Lo studioso Erik Erikson individua una serie di crisi che si possono manifestare nel corso della vita: è necessario superare ogni stadio con successo affinché la tappa successiva non presenti difficoltà. Ogni fase deve essere la base di quella successiva; lo sviluppo è dunque un processo che riguarda tutte le fasi della vita. Erikson suddivide la vita di un individuo in 8 fasi principali: -  CONFLITTO TRA FIDUCIA E SFIDUCIA : dalla nascita a 1 anno, il bambino è fiducioso che gli altri soddisfino i suoi bisogni; - CONFLITTO TRA AUTONOMIA E DUBBIO : da 1 a 3 anni, si sviluppa l'autonomia in contrasto con il dubbio sulle proprie capacità; - CONFLITTO TRA INIZIATIVA E SENSI DI COLPA : da 3 a 6 anni, sviluppo di iniziative personali e del senso di colpa quando si supera il limite imposto; - FASE DEL CONFLITTO TRA OPEROSITA' E INFERIORITA' : da 6 a 12 anni, i bambini diventano più operosi o sviluppano sentimenti di inferiorità

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  LA SCUOLA DI FRANCOFORTE La scuola di Francoforte rappresenta un gruppo di studiosi che indirizzarono i loro sforzi intellettuali, intorno agli anni Trenta, verso i temi della filosofia e della sociologia. Il luogo attorno al quale svilupparono le loro ricerche fu l’Istituto di ricerche sociali, con sede appunto a Francoforte. L’attività accademica e di ricerca fu momentaneamente interrotta dall’avvento in Germania del nazismo. Dopo il 1945 molti studiosi fecero ritorno a Francoforte, mentre altri rimasero stabilmente negli Stati Uniti. Il tema principale, oggetto di studio dell’Istituto, fu quello della cosiddetta “ teoria critica della società ”. Con questa espressione si indica l’elaborazione intellettuale tesa a criticare l’ideologia capitalistica, evidenziandone le falle interne e con l’intento di offrire modelli d’interpretazione alternativi. Max Horkheimer, Theodor Adorno ed Herbert Marcuse furono i principali esponenti della scuola. Max Horkheimer fu il f

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TALCOTT PARSONS Lo statunitense Talcott Parsons si specializzò in scienze sociali a Londra con Malinowsk. Tornato negli Stati Uniti, insegnò per quarant’anni ad Harvard dove elaborò la sua teoria della società e dell’azione sociale secondo il modello struttural-funzionalista, proponendosi cioè di illustrare la struttura di fondo della società attraverso il funzionamento delle sue componenti. In questo sforzo teorico tentò di conciliare gli opposti approcci di Weber e Durkheim circa la priorità di  individuo e società nell’analisi sociale. La teoria di Parsons non si limita a considerare il sistema sociale e le sue istituzioni, ma prende in esame anche il versante individuale, soggettivo, della società. Perché il sistema sociale si mantenga e si riproduca non bastano infatti le istituzioni, ma occorre il concorso attivo degli individui al suo funzionamento. Ciò che assicura che gli individui si comportino in modo adeguato alle necessità istituzionali è

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FLORIAN ZNANIECKI F ilosofo e sociologo polacco (Swiatniki 1882-Champaign, Illinois, 1958). Formatosi agli studi filosofici nelle università di Varsavia, Ginevra e Parigi, si impegnò attivamente nella politica sociale, interessandosi dei problemi degli emigrati. Per questa sua funzione entrò in contatto con il sociologo statunitense W. J. Thomas , e, emigrato negli Stati Uniti, collaborò allo studio monografico sui contadini polacchi. Tale studio segnò un significativo progresso sia nella ricerca metodologica sia nella sostanza del vasto problema dell'immigrazione. Nell'opinione sociologica corrente Florian Znaniecki è noto come coautore del Polish Peasant, ma il suo contributo alla teoria sociologica è conosciuto solo dalla ristretta cerchia dei sociologi, specie in Polonia, dove è tuttora viva la tradizione della sua scuola di pensiero. Sono pochi i sociologi infatti che hanno ravvisato il suo valore come sociologo della conoscenza. La sociologia della

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WILLIAM THOMAS William Isaac Thomas, sociologo e psicologo sociale, nacque a Russel, in Virginia nel 1863 e morì a Berkeley, in California, nel 1947. William Thomas, dopo essersi laureato nel 1884, si dedicò all’insegnamento della sociologia e alle ricerche sul comportamento umano. A tal riguardo sono celebri le sue indagini sui contadini polacchi, immigrati in America, sui comportamenti femminili devianti, sui problemi sociali dell’infanzia, ecc. Dopo un perfezionamento degli studi presso l’università di Berlino intraprese la carriera universitaria. Fu a capo della Scuola di Chicago fino al 1918, anno in cui fu arrestato e costretto a dimettersi per lasciare il posto a Robert Park. Fu professore all’università di Chicago dal 1910, poi alla Harvard University e presidente dell’American Sociological Society. Viaggiò molto per motivi di studio in Europa. W.I. Thomas ha dato un grande contributo allo sviluppo della Scuola di Chicago. Le premesse teoriche da cui muove

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LA MIGRAZIONE DELLA SOCIOLOGIA IN AMERICA-CHICAGO Il Dipartimento di sociologia e antropologia culturale dell'università di Chicago, meglio conosciuta come Scuola di Chicago, fu costituito nel 1892. Solo a partire dagli anni Venti del XIX secolo conobbe la sua fortuna quando i suoi fondatori Robert E. Park e Ernest W. Burgess svilupparono un programma di ricerca urbana che aveva come oggetto di studio la città di Chicago. Gli studiosi utilizzarono la teoria di ecologia urbana che proponeva che le città fossero analizzate come ambienti sistematici proprio come altri sistemi ecologici naturali. La novità era costituita dal fatto che, per la prima volta, le città potevano essere studiate utilizzando approcci darwinisti di tipo evolutivo secondo i quali la competizione selezionava alcune caratteristiche urbane nel corso del tempo. Questi approcci enfatizzavano la competizione tra diversi gruppi sociali ed etnici per lo spazio e le risorse ed i processi che conduc

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GEORG SIMMEL   Il berlinese Georg Simmel fu uno dei padri fondatori della sociologia, solo negli ultimi decenni la sua opera è stata rivalutata e giudicata come un’interpretazione delle trasformazioni della vita sociale avvenute soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo delle città e delle metropoli europee . Simmel ha una visione particolare della sociologia, diversa da tutti gli altri classici di cui abbiamo parlato. Nel riflettere su ciò che rende la sociologia una disciplina indipendente, egli ricorre, per distinguerla dalle altre scienze sociali, alla contrapposizione tra forma e contenuto . La sociologia ha a che fare con ciò che Simmel chiama gli eventi di associazione . Ciò di cui si deve occupare sono allora i modi tipici attraverso cui le persone si relazionano, vale a dire le forme dello stare insieme. E tali forme rimangono invariate nonostante il continuo variare storico dei loro contenuti. Le forme sociali fondamentali sono la diade e la triade . La diade indica

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VILFREDO PARETO e L'AZIONE LOGICA Egli si occupa soprattutto dei comportamenti economicamente razionali dei soggetti sociali, cioè di quelle azioni che permettono di ottenere il massimo di benessere possibile col minimo dispendio nel contesto di certe condizioni prefissate.Egli si rende progressivamente conto però che in realtà la magior parte dei fenomeni sociali è costituita da comportamenti emotivi, irrazionali dal punto di vista economico.Pareto individua nella sociologia la scienza in grado di studiare e spiegare quei comportamenti.Per poterlo fare bisogna avere un'idea chiara di ciò che significa agire razionalmente e per fare ciò Pareto introduce il concetto di azione logica . Un'azione è logica quando un individuo scegli il mezzo giusto per ottenere il fine desiderato.Il mezzo giusto è il mezzo che , tra tutti quelli disponibili, permette di raggiungere il fine col dispendio minore.Spesso l'essere umano è convinto che certi mezzi servano p